In sintesi
- 🎬 Balene, Amiche per Sempre
- 📺 Rai 1, ore 21:30
- 👭 Dramedy italiana che racconta l’amicizia, i misteri e la rinascita di due donne over 60 nelle Marche, tra emozioni, ironia e solidarietà femminile.
Balene, Amiche per Sempre, Rai 1, Veronica Pivetti, Carla Signoris, dramedy italiana, Marche: è tra queste entità che ruota la serata televisiva di oggi, domenica 21 settembre 2025, una data che segna la prima visione assoluta di una delle fiction più attese dell’anno. Mettetevi comodi: alle 21.30 su Rai 1 ci sono i primi due episodi di Balene, Amiche per Sempre, la serie televisiva che mette al centro l’amicizia femminile, una buona dose di mistero e la voglia di ricominciare anche a sessant’anni suonati!
Balene, Amiche per Sempre su Rai 1: una dramedy tra Marche, mistero e amicizia
Non è la solita fiction Rai e si percepisce subito: Balene, Amiche per Sempre non ha paura di esplorare i sentimenti, i rimpianti e i sogni ad occhi aperti delle sue protagoniste mature – e lo fa con uno stile che mescola elegantemente dramma, giallo e ironia. Se amate le storie dove il mistero è solo la miccia di un’esplosione emotiva fatta di risate e riflessioni, allora questa è la vostra serata.
A dare corpo e anima a Evelina e Milla – anime spigolose e ancora terribilmente “vive” – sono Veronica Pivetti (iconica prof dal cuore ribelle) e Carla Signoris (regina delle commedie con la battuta sempre pronta). Entrambe qui si lanciano in una vera “buddy story” tutta made in Italy, ambientata tra le scogliere e la luce unica del Conero marchigiano, nei panni di due ex amiche che la vita ha portato su strade lontanissime, ma che un lutto misterioso costringe a ritrovarsi. Un po’ Thelma & Louise, un po’ Signore in giallo, con un tocco molto italiano di autoironia e accento sulla rinascita personale.
La trama di Balene, Amiche per Sempre: giallo esistenziale, cuore e risate
Tutto parte dal funerale di Adriana, amica ambientalista e vera “coscienza verde” del trio. Ma la sua morte durante un’immersione pare tutt’altro che accidentale, soprattutto quando il suo computer scompare nel nulla. Da qui si riaccendono non solo i sospetti sull’accaduto, ma anche i ricordi, le tensioni mai risolte e soprattutto la necessità, per Evelina e Milla, di fare i conti con la vita e con se stesse.
- Evelina: insegnante d’arte anticonformista, si scontra con le rivoluzioni del nuovo presidente dell’Accademia, Riccardo (e la scintilla è assicurata…)
- Milla: casalinga borghese apparentemente perfetta, alle prese con un marito infedele e la voglia di rivendicare, finalmente, il ruolo che sente suo nell’azienda di famiglia
- Un mistero da risolvere, che è la scusa perfetta per riscoprire la forza della solidarietà femminile e per smontare, pezzo dopo pezzo, lo stereotipo delle “over sessanta” ai margini della scena
La regia di Alessandro Casale (già dietro successi Rai come “Mentre ero via”) tiene il ritmo tra commedia, suspense e malinconia, senza mai perdere di vista il “qui e ora” emotivo delle sue protagoniste. E se il romanzo originale di Barbara Cappi e Grazia Giardiello era già destinato a fare breccia nel cuore di chi crede nelle seconde possibilità, la trasposizione televisiva moltiplica empatia e profondità, grazie anche a una fotografia che esalta le Marche in tutta la loro sorprendente bellezza selvaggia.
Cast e location: tra Pivetti, Signoris e un’Italia autentica
Sul fronte del cast, c’è davvero poco da eccepire: oltre a Pivetti e Signoris, il supporting cast include Manuela Mandracchia (Adriana), Filippo Scicchitano e Laura Adriani (i figli delle protagoniste), Paolo Sassanelli (l’infedele Walter) e Stefano Pesce (il vedovo Fosco). Un ensemble che fa brillare ogni dialogo e che regge perfettamente la botta delle scene ad alto tasso di verità, complici location marchigiane che sembrano uscite da un Instagram perfetto… ma con l’anima.
Prima volta insieme da protagoniste assolute per Pivetti e Signoris: la chimica è palpabile e la scrittura ne esalta sfumature e debolezze reali, mai caricaturali. Il titolo “Balene” non è solo un vezzo ambientalista: è una metafora potente di resilienza, forza silenziosa e capacità di restare solidali anche quando tutto ti dice “molla”.
Un piccolo cult in arrivo? Impatto sulla fiction italiana con donne over 60
Non sono molte le fiction italiane che osano mettere al centro della scena donne over 60 impegnate in una storia che non sia semplice comprimaria di storie altrui. Qui invece il racconto è tutto loro – e non solo perché devono risolvere un mistero, ma perché la loro età, il loro bagaglio di errori, sogni e rimpianti sono finalmente raccontati come patrimonio, non come peso. C’è un respiro da racconto generazionale, ma senza pietismi: tanto che la serie passa dallo humour ai momenti più tesi con una naturalezza che ricorda le migliori commedie drammatiche internazionali, pur restando orgogliosamente radicata in un’Italia vera, poco da cartolina.
Chi ama le serie che fanno riflettere senza prendersi troppo sul serio – e che sanno dare spazio anche ai paesaggi, alle tavolate, ai sospiri della provincia italiana contemporanea – troverà qui pane per i suoi denti. Se “Balene” riuscirà davvero a diventare un piccolo cult lo sapremo nelle prossime settimane, ma una cosa è sicura: c’è un gran bisogno di storie così. E in TV, stasera, vanno celebrate!
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