Stasera in tv Race for Glory con Daniel Brühl: la rivalità Lancia-Audi che ha cambiato per sempre il rally

In sintesi

  • 🏁 Race for Glory: Audi vs Lancia
  • 📺 Rai 2, ore 21:20
  • 🚗 Racconta la vera e avvincente rivalità tra Lancia e Audi nel Campionato Mondiale Rally 1983, con un focus sulle sfide tecniche, umane e culturali che hanno segnato un’epoca storica delle corse automobilistiche.

Race for Glory: Audi vs Lancia, Rai 2, rally automobilistico, Cesare Fiorio, Roland Gumpert, Stefano Mordini, Daniel Brühl, Volker Bruch, storia vera, rivalità, anni ’80: stasera queste sono le parole chiave forti del tuo prime time. Il palinsesto TV del 19 settembre 2025 si colora di motori e adrenalina con la prima visione assoluta del film che ha già fatto sognare generazioni di appassionati.

Race for Glory: Audi vs Lancia, Campionato Mondiale Rally 1983 e protagonisti

Se sei cresciuto col mito Lancia o ti emozioni ancora al rombo delle vetture da rally, Race for Glory: Audi vs Lancia è molto più di un film: è una lezione di storia, una madeleine d’infanzia, un viaggio nel cuore pulsante degli anni ’80, quando la tecnologia tentava di superare la fantasia ma la passione italiana dava ancora filo da torcere ai giganti tedeschi. La regia esperta di Stefano Mordini ci porta nel pieno del Campionato Mondiale Rally 1983, stagione leggendaria vissuta sul filo di una competizione all’ultimo secondo tra le Lancia 037 e le rivoluzionarie Audi Quattro.

Impossibile non lasciarsi contagiare dalla tensione delle corse (praticamente girate come un videogioco di nuova generazione tanto sono immersive), dalla ricostruzione filologica — che non fa sconti agli accessori, agli abiti, alle location rigorosamente “on the road” — e da quel clima unico in cui l’innovazione viaggiava a braccetto con la sfrontatezza dei grandi progettisti italiani. Daniel Brühl (qui nel ruolo di Cesare Fiorio) e Volker Bruch (nel ruolo di Roland Gumpert) regalano carne e anima a due icone della competizione sportiva, mostrando il lato umano e vulnerabile di quei duelli titanici che, fino al giorno prima, vivevamo solo sulle riviste specializzate o nelle mitiche telecronache Rai.

Dettagli, interpreti, impatto culturale e curiosità del film

Race for Glory si distingue per una narrazione feroce e autentica, mai imborghesita nell’agiografia. Il race-movie di Mordini dosa sapientemente fedeltà storica e tensioni emotive: non è solo la corsa a contare, ma il modo in cui i protagonisti la vivono, le alleanze, gli scontri interni ai team, la soddisfazione del “ce l’abbiamo fatta con quello che abbiamo”. Ruoli di spicco anche per Haley Bennett e Katie Clarkson-Hill, che incarnano perfettamente la nuova generazione di donne che cominciava ad affacciarsi nei box e negli staff tecnici, ancora oggi un nervo scoperto delle corse.

Il film, che ha registrato un’accoglienza calorosa al debutto, raccoglie giudizi tra le 3 e le 4 stelle su 5 (IMDb si assesta tra 6.8 e 7.3) e richiama con forza l’attenzione degli appassionati per la perfetta resa delle immagini d’epoca. Ma ciò che fa veramente la differenza sono le scelte nerd da urlo:

  • Vetture originali Lancia e Audi, direttamente dalla storia e rimaste intatte — una concessione che ogni petrolhead sogna!
  • Consulenze, cameo e curiosità dagli uomini che l’epopea di quei rally l’hanno davvero vissuta (compresi alcuni veri piloti anni ’80!), per una ricostruzione che a tratti sfiora la docu-fiction.

E qui il nerdismo raggiunge il massimo quando scopri che lo stesso Daniel Brühl si è incontrato con il vero Cesare Fiorio prima delle riprese, calandosi nei panni del “manager con il cuore sotto il cofano” e evitando la caricatura del boss infallibile. Il lavoro di Mordini (già regista di “Acciaio” e “La scuola cattolica”) si fa sentire: ogni sua scena trasmette il senso di una stagione irripetibile, laddove “vincere in gruppo” sarebbe diventato uno slogan molto prima che uno stile manageriale.

Aneddoti, lascito e attualità di una rivalità eterna

Quello che resta dopo la visione? La sensazione di aver assistito non solo a un film, ma a una riedizione epica di uno sport ormai cambiato — basti pensare a quanto l’avvento della tecnologia stesse per travolgere il romanticismo dei box e delle care vecchie stalle artigianali. Race for Glory segna sulla pellicola quell’attimo in cui tutto era ancora possibile: la Lancia, Davide contro il Golia teutonico, e l’Audi che insegnava a tutti come si cambiasse un’epoca intera con una buona dose di visione tecnologica e audacia manageriale.

A livello culturale, Race for Glory piace perché ti fa capire (anche se sei nato dopo quei rally) cosa volesse dire essere italiani in un mondo che correva sempre più veloce. Ti lascia la voglia di riscoprire vecchie testimonianze, di recuperare i “pezzi” veri di una tradizione artigianale che, anche grazie a film così, non rischia di essere dimenticata. Da non perdere, stasera alle 21:20 su Rai 2 HD, per chi ama le storie vere, il cinema europeo e non vuole dimenticare la magia delle “corse di una volta”.

Che tu sia tifoso Lancia o Audi, appassionato di motorsport o semplicemente in cerca di un grande racconto umano, questa è la scelta perfetta per la tua serata davanti alla TV.

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