Stasera in tv il film Oscar con Gian Maria Volonté che dissemina indizi dopo un omicidio: capolavoro che lascia senza fiato

In sintesi

  • 🎬 Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
  • 📺 Rai 3 HD, ore 21:20
  • 🕵️‍♂️ Un capolavoro del cinema italiano diretto da Elio Petri, con Gian Maria Volonté e musiche di Ennio Morricone: racconta la storia di un dirigente di polizia che commette un omicidio per sfidare il sistema, esplorando i temi del potere, dell’impunità e della critica sociale.

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Ennio Morricone, Elio Petri e Gian Maria Volonté sono i protagonisti assoluti della serata del 13 settembre 2025 su Rai 3 HD. Iris celebra il genio di Morricone con la rassegna “Cinemà da ascoltare” e in prima serata propone uno dei pezzi da novanta del nostro patrimonio audiovisivo, una di quelle pellicole che hanno davvero riscritto le regole del cinema italiano. Se cerchi cosa vedere stasera in TV, hai di fronte non solo un film, ma un monumento della nostra storia culturale.

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto: il capolavoro di Elio Petri con Gian Maria Volonté e la musica di Ennio Morricone

Ci sono film che raccontano una storia, e poi ci sono capolavori come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto che ti catapultano direttamente nell’anima nera del potere. Diretto da Elio Petri nel 1970 e vincitore dell’Oscar per il miglior film straniero, questo dramma tesissimo è ancora oggi un pugno al cuore e un esercizio di cinema d’autore che non ha perso un briciolo della sua carica politica, sociale e psicologica.

La trama, ormai entrata nella leggenda, vede un enigmatico dirigente della Squadra Omicidi – il “dottore” interpretato da uno strabiliante Gian Maria Volonté – che uccide l’amante (Florinda Bolkan) e poi, invece di cancellare le tracce, dissemina indizi ovunque. Una vera sfida alle istituzioni, certo che la divisa e la posizione lo proteggano da ogni sospetto. Dietro questa mossa disturbante si celano la critica feroce agli apparati dello Stato, gli abusi di potere, e l’ossessione per la gerarchia che segnarono l’Italia dei tumultuosi anni Sessanta e Settanta, ma anche un’indagine universale sull’arroganza e sull’alienazione a cui può portare il comando.

Perché rivedere (o scoprire) oggi il film di Petri con Volonté e Morricone?

Il valore di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto va ben oltre il fascino vintage o la lezione di storia. È un film che, con una regia densa di simbolismi, lascia trapelare inquietudine a ogni inquadratura: vestiti e ambienti volutamente atemporali, personaggi quasi archetipici, una partitura sonora (by Morricone, ovviamente) che alterna motivetti ossessivi a suoni di disturbo, capace di amplificare il disagio che ti resta appiccicato addosso fin dai primi minuti.

  • Oscar come Miglior Film Straniero nel 1971: il nostro cinema sugli scudi, in tutto il mondo.
  • Gian Maria Volonté fa il diavolo a quattro: mai il potere ha avuto un volto e uno sguardo più inquietanti, magnetici, umanamente spaventosi.
  • Elio Petri, vero regista-nerd ante litteram, usa atmosfere stranianti e una narrazione quasi circolare a dimostrazione che la Storia rischia di ripetersi se non la si affronta di petto.

Il “dottore” senza nome non è solo un personaggio, ma diventa un’allegoria: incarna una forma di potere che potrebbe annidarsi ovunque, in qualsiasi epoca. Ed è inquietante (e geniale) la scelta di non darci mai dettagli precisi su anno e città: Petri ci suggerisce che il Male è sempre pronto a tornare, sotto mentite spoglie. La sequenza finale, con la sua ambiguità bruciante, è tra le più studiate nelle università di cinema (e fa ancora gelare il sangue più di tanti thriller odierni).

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto: perché è ancora attuale sulla Rai e nei corsi di cinema

Che tu sia un appassionato di cinema, un fan della serialità crime o un semplice curioso del sabato sera, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è irrinunciabile. Non solo per la bravura del cast tecnico e artistico – con Florinda Bolkan e Gianni Santuccio a bilanciare l’enorme presenza scenica di Volonté – ma anche (e soprattutto) perché è un film che ti costringe a stare “dentro” la storia, a porti domande sulla giustizia, sul potere e su quanto sia facile che il sistema lasci impuniti i propri rappresentanti.

La ricezione critica fu entusiasta già negli anni ‘70, e oggi i rating sono ancora sky-high: su ogni piattaforma di cinefili il voto oscilla tra l’8 e il 9. Dalla sua uscita, il lascito di questo film è stato enorme: dalla scuola classica fino ai più recenti thriller politici, chiunque si sia avvicinato all’idea di “poliziotto cattivo” in Italia (e non solo) deve qualcosa a Petri e Volonté. Il film viene studiato nei corsi di scrittura e regia come manuale perfetto su come costruire tensione e critica sociale con una sola pellicola. Morricone, qui, sperimenta suoni sgradevoli che richiamano i meccanismi della mente umana: alienazione e inquietudine diventano parte della narrazione sonora.

Con tanti titoli a disposizione nel sabato sera in TV, questa è davvero la scelta dei “nerd veri” e dei curiosi intelligenti: un pezzo di storia che ancora oggi, 55 anni dopo l’uscita, riesce a dire più di mille new entry su streaming e prime time. Non lasciarti sfuggire questa occasione: un film “al di sopra di ogni sospetto”, ma che ti scava dentro come pochi.

Cosa rende immortale Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto?
La regia visionaria di Petri
La musica ossessiva di Morricone
La performance magnetica di Volonte
La critica feroce al potere
Il finale che gela sangue

Lascia un commento