In sintesi
- 🎬 Ricomincio da tre
- 📺 Rai 3, ore 21:20
- 😂 Commedia cult del 1981 diretta e interpretata da Massimo Troisi, che racconta con ironia e tenerezza il viaggio di Gaetano da Napoli a Firenze alla ricerca di una nuova vita, rivoluzionando la comicità italiana e diventando simbolo della cultura pop nazionale.
Massimo Troisi, Ricomincio da Tre, Rai 3, commedia italiana anni Ottanta, comicità napoletana, Lello Arena, cultura pop: stasera in TV l’appuntamento è con uno dei capisaldi assoluti del cinema italiano. Rai 3 propone alle 21:20 “Ricomincio da tre”, la pellicola simbolo che ha rivoluzionato la comicità nazionale e dato la spinta definitiva al fenomeno Troisi. Che tu sia cresciuto a pane e citazioni di Gaetano o che ti prepari per la prima (innamoratissima) visione, il consiglio nerd di oggi è uno solo: non perdere questo film cult.
Ricomincio da tre: perché Massimo Troisi è leggenda della comicità italiana
Siamo nel 1981. Il giovane Gaetano—un Troisi folgorante al debutto da regista—vive a San Giorgio a Cremano, immerso nel “solito” giro di famiglia, amici e abitudini. Un giorno prende una decisione che tutti vorremmo avere il coraggio di fare: cambiare aria, spingersi oltre, trasferirsi a Firenze e ricominciare a vivere. Ma non da zero, attenzione: “ricomincio da tre!”, dice Gaetano, con quella logica surreale e zen che è il marchio di fabbrica di Troisi e della sua scuola napoletana.
Il viaggio di Gaetano diventa subito il nostro: le sue incertezze, i tentativi goffi ma teneri di conquistare Marta (meravigliosa Fiorenza Marchegiani), le amicizie maldestre come quella con Lello (Lello Arena, altro membro storico de “La Smorfia”), gli incontri fuori dagli schemi come il parroco di Marco Messeri. Ogni scena alterna malinconia e risate, non con battutacce ma con grazia e minimalismo. Chi ha amato Troisi sa che basta uno sguardo, una pausa, per scatenare empatia e comicità: un piccolo “miracolo” da camera che ha cambiato per sempre la scrittura del cinema italiano.
L’impatto culturale di Ricomincio da tre: Troisi e la commedia napoletana tra passato e futuro
“Ricomincio da tre” non è soltanto la consacrazione di Massimo Troisi: è un film che si guarda ancora oggi e non smette di dire la sua su cosa significa crescere, amare, cambiare senza mai perdere memoria e radici. È la commedia di chi, nel profondo, si sente sempre un po’ spiazzato davanti alle novità, ma sceglie la tenerezza e il coraggio (oltre a qualche gaffe irresistibile) per affrontarle.
Non a caso la battuta “Ricomincio da tre” è entrata nell’immaginario collettivo, simbolo di una generazione intera e, per certi versi, sintesi universale della filosofia di Troisi: non si resetta la vita, si costruisce portando con sé il meglio del passato. Ci sono almeno cinque dialoghi di Troisi e Arena in questo film che, ancora oggi, vengono citati come veri e propri #lifequotes sui social.
- Il film sbancò il botteghino nel 1981, restando tra le commedie italiane più viste e amate. Lì nacquero una valanga di imitazioni e filoni successivi, dal napoletano colto di Vincenzo Salemme fino agli esperimenti agrodolci di Alessandro Siani.
- Sullo sfondo, Napoli e Firenze diventano più che semplici scenari: sono mondi, stili di vita, pregiudizi e possibilità, messi a confronto con la leggerezza di chi racconta il cambiamento con ironia e affetto, senza drammi forzati.
Curiosità su Ricomincio da tre e Troisi: chicche nerd, aneddoti e premi
Per chi ama gli aneddoti: molte scene vennero improvvisate da Troisi direttamente sul set, rompendo per sempre gli schemi “fissi” tipici delle vecchie commedie italiane. Lo stesso titolo è una battuta partorita nel flusso creativo di dialoghi infiniti tra l’attore-regista e Arena, amici da sempre nella vita reale. Chi ama la cultura pop noterà che il “Troisi touch” riecheggia ancora oggi in tantissime serie tv ambientate a Napoli: dalla verve agrodolce di “Un Posto al Sole” ai ritmi irregolari della nuova commedia autorale italiana.
“Ricomincio da tre” fu candidato a cinque David di Donatello e valse a Troisi il premio come miglior regista esordiente. Un film “piccolo” solo nel budget (i produttori furono convinti dalla fama di Troisi nei teatri e ne restarono sorpresi dal successo), enorme nel suo impatto culturale. Adorato dalla critica e dal pubblico (la media dei voti oscilla sempre tra l’8 e il 9 su 10 sulle piattaforme italiane), ha lanciato uno stile ancora senza veri eredi.
E tu, che film scegli stasera? Accendi Rai 3 e preparati a ricominciare – magari non da zero, ma da tre – insieme a uno dei più grandi maestri del cinema italiano.
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